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al testo di Carlo Rossi
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I tuoi occhi mi scrutano
Villeggio così in questo dorato autunno, Alle falde del tuo amore, senza Voler nascondermi ai tuoi occhi Che mi scrutano l’anima. Sordo al frastuono del mondo Che circonda il mio essere Sollevato come dal vento, fermo Sospeso quasi fosse un miracolo Ad aspettare che l’aria gonfi il temporale Per godere di quest’acqua inaspettata. Così ti ritrovo Alla base di queste colline meravigliose Impreziosite dall’uva e dal granturco e Mite ti so, Castelnuovo, Terra generosa d’uomini gentili. Per ogni lato la campagna entra Nel mio cuore devastato da cittadini stridori E incanta la nostra casa Meravigliandoci ancora. |
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